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LA TRANSFORMAZIONE DELLE ICONE SOTTO I PULPITI DELLA CATTEDALE DI HVAR
Zoraida Demori - Staničić
; Konzervatorski odjel - Split
Sažetak
Nella cattedrale di S. Stefano papa a Hvar, sotto i pulpiti rinascimentali sul lato nord e sud della navata maggiore si trovano due piccoli altari portatili in legno policromato e dorato dai caratteri stilistici rococò. Quello a nord e dedicato alla Madonna del Rosario, quello a sud alla Madonna della Salute. Negli altari sono inseriti due dipinti su tavola. Si tratta di due icone più antiche della Madonna con il Bambino nello schema della Madre della Consolazione, circondate da parte dipinta successivamente che le completa: hanno una cornice a rilievo argentata che è sorretta da angeli, e sotto santi in adorazione. Nella tavola della Madonna del Rosario sono presentati S. Vincenzo Ferreri e S. Antonio Abbate, e sull'altare gemello sono le figure di S. Francesco di Paola e S. Diego. Entrambe antice icone sono opere della scuola cretese-veneziana. L' icona della Madonna del Rosario della fine del XV sec., e vicina allo stile di Andrea Rizzo, dall' incarnato scuro, le la bra flessuose, le caratteristiche linee bianche 261 sotto gli occhi, le dita eleganti e le unghie sottili. La sua linearita goticheggiante e precisione calligrafica si ammorbidiscono già nella rinascimentale Madonna della Salute. L' espressione di questa icona del XVI sec., é più pacata con le ombre più morbide. Entrambe antiche icone sono ricordate nelle visitazioni vescovili della cattedrale di Hvar già dalla fine del XVI secolo. Ma l' esatta cronologia della Madonna della Salute e dalla Madonna del Rosario non sono d' importanza decisiva, quanto la continuità dei loro culti nella cattedrale a partire dal XVI secolo. Tutte due le icone sono esemplari della trasformazione della forma artistica dell' icona secondole esigenze e l' evoluzione del culto dalle originarie icone sui generis della scuola cretese-veneziana attraverso l' adattamento tramite parte aggiuntiva dipinta, fino alla forma conclusiva di altarino portatile. Al interno di cornice dorata con colonnine, le antiche icone sono state inserite in una pittura su tavola di maggiori dimensioni. Entrambe hanno avuto una cornice a rilievo argentata e decorata da viticci punzonati, sorreti da angeli. Nella parte inferiore del dipinto, sotto l' icona e la sua cornice argentata, sono rapresentate figure di santi a mezzo busto. La scelta di santi specifici, prottetori contro le malattie, parla evidentemente della continuita dei culti apotropaici della Madonna in relazione alla salute. Nella vistiazione del vescovo Becić del 1760, non si citano più altari della Madonna del Rosario e della Madonna della Salute, solo di S. Vincenzo Ferreri e di S. Antonio Abbate, e di S. Francesco di Paola e di S. Diego. La trasformazione delle icone avvenne nel XVIII secolo, più esattamente al tempo del vescovo Cesare Bonaiuti (1736-1759). che fu vescovo titolare delle isole di Cefalonia e Zante proprio al tempo in cui l' attività della csd. scuola delle isole ioniche, che è appunto rapresentata da queste tavole, era più intensa. L' intervento di un pittore popolare greco su più antiche icone è tipico collage d' epoca barocca. Le antiche e venerate icone non si distrugono, ma si riadattano secondo il nuovo gusto. S' inseriscono in un complesso maggiore nel quale sono messe in risalto della posizione centrale e della ricchezza della cornice. Come sulle pale portanti gli angeli reggono dipinti antichi in venerazione, che posti in rilievo diventano oggetto di culto particolare. Così anche queste icone ottengono cornici argentee, invero falsificate dalla pastiglia e dal colore, e sotto come sulle tele veneziane del Sicento e Settecento sono collocate figure di santi. In maniera primitiva e con i caratteri ritardati bizantineggianti, antiche icone in venerazione sono state trasformate in composizioni barocche occidentali.
Ključne riječi
Hrčak ID:
111030
URI
Datum izdavanja:
10.2.1998.
Posjeta: 2.267 *