Filologija, No. 63, 2014.
Izvorni znanstveni članak
I testamenti ragusei cirillici del Seicento e del Settecento
Ivana Lovrić Jović
; Institut za hrvatski jezik i jezikoslovlje
Sažetak
Nel periodo del Seicento e del Settecento la lingua croata negli scritti archi- viali di Dubrovnik viene usata più che nel precedente nonostante la cancelle- ria slava ci sia stata presente fino al Cinquecento. I documenti della cancelle- ria slava sono stati scritti nella lingua croata e nella scrittura cirillica, mentre i testi scritti nella grafia latina sono appena prevalsi nell’Umanesimo e nel Ri- nascimento. È noto che l’arhivio di Dubrovnik è stato accuratamente esplorato, il che si riferisce prima di tutto alle ricerche istoriografiche, mentre la lingua stessa è stata raramente oggetto di ricerca, principalmente quella degli scritti più remoti.
L’orientamento dell’autrice al periodo scelto sorge dall’idea di esplorare il vernacolo di Dubrovnik nel periodo prestandard della lingua croata, mentre il tipo di corpus è stato scelto in contrasto a quello letterario.
I postulati basici di un testamento sono l’unilateralità della dichiarazione del testatore ed il fatto che si tratti di un atto personale e rigorosamente formale. La personalità nell’espressione e l’immediatezza dello scrivere sotto dettatura sono fattori per i quali i testamenti vengono inclusi tra documenti linguistici più rilevanti nei quali il vernacolo possa rispecchiarsi.
Tra i testamenti ragusei in lingua croata ci sono alcuni in scrittura cirillica. L’articolo esplora le loro caratteristiche attraverso tre livelli — quello fonologico, quello morfologico e quello sintattico, mentre i risultati verranno paragonati a quelli ottenuti dall’analisi dei testamenti ragusei scritti in grafia latina.
Ključne riječi
testamenti in cirillo; vernacolo di Dubrovnik; il Seicento ed il Settecento; analisi fonologica; morfologica e sintattica
Hrčak ID:
138637
URI
Datum izdavanja:
30.4.2015.
Posjeta: 1.674 *