Costa est adriatica – la custode della tradizione della musica e del ballo dei croati

Autori

  • Ante Cukrov

Parole chiave:

Liturgia e canti glagolitici, la scala istriana, sopela, mih, balun, tanac, tarankanje, lijerica, nijemo kolo, kolo po starinsku, kumpanija, ples od bȍja, carnevale, confraternita, klapa

Abstract

La tradizione della musica e del ballo dell’Istria e delle isole dell’Adriatico è ricca e varia. È stata incorporata durante i secoli nella coscienza dei croati di questo territorio. Dagli inizi è stata esposta alle forti e costanti influenze della cultura latina e italiana. Malgrado le condizioni storiche difficili, ma grazie all’isolamento geografico delle isole e soprattutto grazie all’autocoscienza nazionale dell’organismo umano condizionata dalla presenza continua della lingua popolare nella parte più delicata della mente umana attraverso la storia, l’uomo croato dell’Istria e delle isole dell’Adriatico è riuscito a conservare il proprio patrimonio. Nel frattempo, la presenza della cultura latina e italiana nei secoli non è riuscita a sopprimere quella slava. Infatti, tanti elementi di queste culture sono stati accettati e sono stati adattati alle proprie visioni e oggi fanno parte integrante dell’espressione culturale contemporanea della costa croata dell’Adriatico. Oltre all’isolamento geografico della costa e delle isole, la lotta secolare per la lingua popolare e per la propria espressione musicale nella liturgia ha giocato il ruolo importante nel fatto che l’Istria e le isole abbiano conservato la propria tradizione della musica e del ballo. È possibile distinguere cinque espressioni culturali nominate qui a seconda dei nomi locali riconoscibili: 1) Na tanko i debelo, espressione della tradizione istriano littorale con intervalli stretti; 2) Kolo po starinsku (Girotondo all’antica), espressione proveniente da un ballo della zona di Zara e Sebenico, il cosiddetto Nijemo kolo (Girotondo muto); 3) Ples od boja (Ballo di guerra), espressione proveniente dal sud della Dalmazia delle kumpanije (compagnie) e delle danze delle spade e di carnevale; 4) Puče moj (Popolo mio), espressione dei canti popolari sacri e 5) Dalmatino povišću pritrujena, espressione del canto delle Klape di Dalmazia. Queste cinque espressioni non rappresentano cinque mondi isolati o confrontati tra di loro ma un mondo dei fenomeni culturali che convivono parallelamente non coprendo l’un l’altro, bensì, si intrecciano e si completano.

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Pubblicato

2016-12-01

Fascicolo

Sezione

Trattati e articoli