Organizzazione territoriale-amministrativa sul territorio dell’odierna Regione istriana nel periodo tra il 1945 ed il 1990: contributo all’elaborazione dello schematismo amministrativo

Autori

  • Patricija Žužić Državni arhiv u Pazinu

Parole chiave:

distretto, comitato popolare liberazione/popolare/distrettuale/comunale/cittadino/locale, assemblea comunale

Abstract

In quest’opera è presentata una rassegna delle unità territoriali-amministrative degli organi che operavano sul territorio dell’odierna Regione istriana nel periodo tra il 1945 ed il 1990 in base alla loro posizione nei corrispettivi periodi. Lo status (la posizione) di un organo amministrativo era determinato dalle norme che riguardavano la sua vera competenza nonche dalle norme con le quali veniva regolata la divisione territoriale-amministrattiva. L’organizzazione territoriale-amministrativa è divisa in quattro periodi: dal 1945 al 1947, dal 1947 al 1955, dal 1955 al 1965 e dal 1965 al 1990. Nel primo periodo l’Istria era divisa nella Zona A e nella Zona B ed il Territorio Libero di Trieste e non faceva ancora parte integrante della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia. Era evidente la tendenza di semplificare la strutura iniziale relativamente poco funzionale che includeva all’inizio i comitati popolari territoriali, distrettuali, comunali e locali. Cosi molto presto vengono aboliti i comitati distrettuali popolari di liberazione e successivamente quelli comunali il che dimostra il fatto che le vere leve del potere sul territorio infatti erano, al livello piu basso, i comitati locali, mentre al livello medio quelli popolari distrettuali. Nel secondo periodo l’Istria diventa parte integrante della Repubblica Federativa Popolare di Jugoslavia con i propri distretti, tranne il distretto di Buie che è sotto il dominio italiano e resterà tale fino al 1954. In questo periodo l’Istria fa parte del Settore di Fiume. Nell’anno 1952 cessano con il lavoro tutti i comitati popolari locali e si instaura la nuova divisione territoriale-amministrativa nella quale iniziano ad operare i comitati popolari distrettuali, comitati popolari delle città e dei comuni cittadini ed i comitati popolari dei comuni. Risulta evidente il processo di ingrandimento, della diminuzione del numero di comitati popolari locali e distrettuali nonche la creazione della struttura territoriale-amministrativa basata su comuni. Con lo scopo di rinforzare materialmente i distretti, nel terzo periodo è stata effettuata la nuova divisione territoriale-amministrativa con la quale ingrandiscono comuni e distretti. L’Istria fa parte integrante del Distretto di Pola con i suoi Comitati Popolari dei comuni. Il terzo periodo dura dal 1955 al 1965. L’ultimo, il quarto periodo comprende il periodo tra il 1965 ed il 1990 in cui il Distretto di Pola ed il Distretto di Fiume vengono congiunti in una comunità politico-sociale – il Distretto di Fiume quando smette di operare il comitato distrettuale popolare di Pola. Nel resto del territorio della Repubblica Federativa Popolare di Ju-goslavia i distretti sono stati aboliti nel 1967, solo sul territorio dell’Istria il distretto quale unità territoriale-amministrativa ha smesso di esistere nel 1965. Il territorio dell’Istria viene sottoposto all’Assemblea popolare distrettuale di Fiume che opera fino all’anno 1967, e tutti i lavori di competenza di assemblee distrettuali e dei loro organi vengono trasferiti in competenza delle assemblee comunali e dei loro organi. Nel 1974 vengono istituite le comunità dei comuni. L’Istria entra nella Comunità del comune di Fiume nella cui struttura rimane fino al 1986. Nello stesso anno vengono abolite le comunità dei comuni ed operano quali comunità autogestite fino al 1990 quando viene emanata la nuova Costituzione della Repubblica di Croazia.

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Pubblicato

2009-02-02

Fascicolo

Sezione

Strumenti di ricerca archivistica