Figlio dell'Istria dedito alle fonti storiche croate (In occasione dell' 85º anniversario di vita dell'accademico Josip Bratulić e in vista del suo 25º anniversario di adesione all'Accademia croata delle Scienze e delle Arti – HAZU)
DOI:
https://doi.org/10.31726/via.31.3Parole chiave:
Josip Bratulić, redattore, revisore, lavoro di ricerca scientifica e pubblicazione di fonti storicheAbstract
L'articolo è stato scritto prevalentemente sulla base della conferenza » Il lavoro dell'accademico Josip Bratulić sulle fonti storiche« tenuta nell'Aula Magna Tone Peruško presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università Juraj Dobrila di Pola (il 18 ottobre 2019). La conferenza si è tenuta al simposio intitolato »Hvala delu i težaku« (»Grazie al lavoro duro e al lavoratore tenace«) dedicato all' 80º anniversario di vita dell'accademico Josip Bratulić, organizzato dalla suddetta facoltà e dal Club nazionale degli scrittori »Dr. Ljubica Ivezić«. Nell'articolo l'autore ha presentato tre campi di lavoro dell'accademico Bratulić sulle fonti croate scritte. Il primo riguarda gli inizi della sua ricerca scientifica, a cominciare dalla sua tesi di master Apocrifo su Giuseppe il Bello nella letteratura medievale croata (difesa nel 1970) e la dissertazione di dottorato Atto di confinazione dell'Istria come monumento letterario dell'Istria medievale (difesa nel 1975 presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Zagabria). Da allora si è dedicato alla ricerca delle fonti medievali e della prima età moderna scritte in glagolitico – operando sia come curatore di edizioni critiche e scientifiche sia come traduttore di manoscritti. Il secondo campo riguarda la preparazione di testi e ristampe delle opere di autori croati del rinascimento, barocco, del periodo della prima età moderna ovvero del risveglio nazionale o di autori che scrivevano della Croazia. Tra questi autori troviamo Marulić, Nikola Šubić Zrinski, Zoranić, Gundulić, entrambi i Vrančić (Antun e Faust), Jurjević, Belostenec, Habdelić, Katarina e Petar Zrinski, Ritter Vitezović, entrambi i Relković (Matija Antun e Josip Stjepan), Kanižlić, Fortis, Katančić, Brezovački, Čevapović, Gaj, Kurelac, Mažuranić, Voltić, Kundek, Volčić, Starčević e Benešić. Il terzo campo del suo lavoro, la revisione di trascrizioni critiche e scientifiche e di traduzioni di fonti scritte, è appena accennato, ma lontano da una valorizzazione completa di questo ambito del suo lavoro. Con il suo lavoro sulle fonti storiche, l'accademico Josip Bratulić si è unito, non solo ai meritevoli immortali della storiografia croata ma anche ai meritevoli della (paleo)slavistica, filologia e storia della letteratura croata. Considerando tutte le sue opere, ci auguriamo che alle generazioni presenti e future, nonché agli amanti del patrimonio scritto e culturale croato, a prescindere dal loro livello di formazione, saranno utili i risultati del suo lavoro. Siamo convinti che questa sia stata da sempre e che rimarrà la sua missione di vita.
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