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Izvorni znanstveni članak

LE ORIGINI DEL BORGO DI PASIKE A TRAÙ

Ivo Babić ; Umjetnička akademija u Splitu


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Nella parte occidentale dell'isoletta su cui sorge il centro storico di Traù (Trogir) si trova il borgo detto Pasike. Nei documenti del XIII secolo per questa zona si usa l'espressione in Pascicis, in Passcicis, o in Passeçis Tragurii, ma ancora più frequente e l'espressione burgus. Già la stessa denominazione Pasike allude alia storia di questi luoghi. I toponimi Pasike (Pasika, Pasičina), sono presenti in molte località della Dalmazia. Questi toponimi si riferiscono al suolo coltivabile ricavato dall'uomo, alle superfici fertili dissodate, ottenute diboscando i terreni ... II nome Pasike si addice realmente alia parte occidentale dell'isoletta odierna su cui sorge Traù con il suo borgo, essendo stata strappata gradualmente al mare prosciugandola, creando terrapieni e infine coltivandola. Nel XIII secolo la parte occidentale della Traù odierna, la zona Pasike, dev'essere immaginata a fondali poco profondi alternati a banchi di sabbia, specie durante la bassa marea. Si trattava, dunque, di un paesaggio lagunare, com'era tutta la costa sulla terraferma di fronte alia citta. Dato che la costa si abbassa di circa un metro nel corso di un millennio, nel XIII secolo era pili alta, eppure, come testimoniano i documenti, fu necessaria prosciugare e arginare l'estremità ovest dell'isoletta - Pasike. In un documento del 21. IV 1272, riguardante una contesa giudiziaria per il diritto su un terreno edilizio (paratinea) , si ricorda come a suo tempo il povero Draško (Drascus orbus), che alloggiava nel convento di S. Giovanni Battista, aveva iniziato insieme a Obrad Droburčić (Obraddus Droburciç) il prosciugamento di un terreno costruibile (paratineam seu locus) . II testimone Nikola Modrobet conferma di aver visto, un anno o due dopo l'arrivo dei Tartari, Drško e Obrad che prosciugavano il terreno oggetto di contesa. L'avvocato di una delle parti in causa dichiara: et dixit quodfuit banditum per comune pluries, quod quicumque ceperat de Passicis deberet adsiccare ad certum tempus et si non adsiccaret, quod quicumque caperet dictum locum non teneretur ... Formulazioni simili ricorrono anche in una contesa giudiziaria del 31. III. 1273 ... et quia pluries banditumfuit mandata cuire, quod quimcumque cepperat mare deberet assicare. Nello stesso documento, in una dichiarazione, si nega che c'erano stati soci nell'essicare il terreno: nec ipse habuit socium nec parcinaulem. È chiaro che il processo di bonifica dei terreni era sotto il controllo del comune e che la bonifica di certe parcelle doveva essere eseguita entro una data prestabilita. Nel 1268 si menziona una paratinea, nel borgo, con il piano superiore (paiumentum superioris ), acquistata al tempo dei Tartari. I Tartari erano giunti a Traù nel 1241, e questo e uno dei punti di riferimento per la storia edilizia di Pasike, che inizi6 nella prima meta del XIII secolo. II borgo nella zona di Pasike sorse con tutta probabilità secondo un piano preciso. Questo è evidente già in base alle dimensioni delle parcelle edilizie che vi si vendono. Infatti, si nota una maggior frequenza di certe dimensioni. La maggior parte delle parcelle, pur con delle variazioni, come si apprende dai numerosi documenti del XIII secolo, hanno un Jato, di solito quello pili corto, largo 7 o 8 passi. Anche se oggi, in genere, nel borgo non si sono conservate le case del XIII secolo, che erano per lo pili in legno (camardae ), quelle odierne seguono verosimilmente la parcellizzazione antica. Pur essendo riconoscibili elementi di ordine spaziale, le vie sono leggermente tortuose, restringendosi e allargandosi qua e là. Le case formano blocchi abitativi la cui pianta ideale sarebbe rettangolare. Si tratta in realtà di due case collegate per ogni blocco. Presentano una organizzazione spaziale simile alcuni blocchi sia nella città antica, sia nelle parti nuove di Ragusa (Dubrovnik) piantificate nel XIII secolo. Il piano regolatore ha in Dalmazia una sua lunga tradizione, sia nella costruzione piantificata di intere città, sia di alcune parti di citta o di loro borghi. Gli Statuti di alcune citta, contengono tutta una serie di ordinamenti relativi alia costruzione entro le mura, in genere sui tema della regolazione urbanistica, e questo vale anche per lo Statuto della citta di Traù. Vi sono differenze nei piani regolatori di Ragusa e Traù nel corso del XIII secolo. A Ragusa si manda ad effetto un piano regolatore che doveva tener conto di certi blocchi preesistenti, specie nel borgo che sorge sotto la citta annidatasi su una cresta rocciosa. A Traù, invece, il sobborgo di Pasike si espande in una zona precedentemente non edificata. È interessante ricordare che Traù al tempo della costruzione piantificata di Pasike era sotto i re d'Ungheria, mentre Ragusa era sotto Venezia. In entrambi i casi, però, e soprattutto a Ragusa, si deve tenere presente anche l`influenza di Venezia e del suo razionalismo.

Ključne riječi

Hrčak ID:

110127

URI

https://hrcak.srce.hr/110127

Datum izdavanja:

8.8.2005.

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