Izvorni znanstveni članak
MODIFICHE ALTOMEDIOEVALI DEGLI EDIFICI DELL`EPOCA ANTICA IN DALMAZIA
Tomislav Marasović
; Marasovićeva II, Split
Sažetak
Finora sono state registrate parecchie centinaie di chiese preromaniche e protoromaniche in Dalmazia, costruite tra la meta del VII e la fine del XI secolo. Un considerevole numero di chiese di quell'epoca proviene dalle modifiche, effettuate sul corpo degli edifici dalla precedente epoca antica, adattati per le necessità liturgiche e perle esigenze stilistiche dell'alto medioevo. Secondo la provenienza originaria, l'autore distingue quattro gruppi degli edifici modificati: A. 11 gruppo pili comune riguarda le modifiche delle chiese paleocristiane nell'epoca preromanica, dai casi semplici verso quelli pili complessi. 1. In alcune chiese l'intervento preromanico sì èlimitato soltanto nel cambio dell'arredamento liturgico (la Cattedrale di Zara, p.e.). 2. Il secondo grado include l'aggiungimento degli elementi nuovi all'edificio primordiale: delle absidi laterali (S. Maria a Nona), del corpo occidentale (la basilica di Žažvić, la chiesa bizantina a Salona). 3. Un grado pili complesso riguarda le modifiche del sistema costruttivo, cioè la sostituzione dell' originario soffitto ligneo con le volti. Questo richiedeva degli annessi alle mura laterali e alle absidi, trovate nei numerosi esempi, soprattutto nelle zone delle isole della Dalmazia centrale e del vicino retroterra. 4. Modifiche attraverso la riduzione richiedevano degli interventi ancora maggiori, causati anche dal cambio di volume della chiesa, effettuato con il scorciamento del quadratum populi (S . Stefano a Brae), oppure con la riduzione dell' intero edificio allo spazio dell'abside primordiale (S. Lorenzo a Stobreč). 5. In qualche luogo dalla chiesa paleocristiana rimase soltanto la continuità del sito; dentro il perimetro dell'edificio originario distrutto, fu costruita una chiesa preromanica di minori dimensioni (S. Marta a Bijaći, SS. Pietro e Mose a Salona). B. Trasformazioni dei templi pagani Alcuni esempi dimostrano la trasformazione del tempio pagano nella chiesa preromanica. Era il caso con il Tempio di Giove (il Mausoleo di Diocleziano) diventato la Cattedrale di Spalato, del piccolo Tempio diventato il Battistero, come anche con l'edificazione della chiesa di S. Michele sopra il grande Tempio a Nona. C. Trasformazioni dei complessi residenziali. II Palazzo di Diocleziano a Spalato offre la possibilità di studiare la trasformazione e l’adattamento di una delle sale, appartenenti al triclinio, nella chiesa di S. Nicolo ("di Sdoria"). La forma Dioclezianea di forma quadrata, coperta dalle volta incrociate, determina la forma della chiesa preromanica. Le due scalinate, aggiunte all'edificio sul lato meridionale appartengono alle strutture altomedievali. Una sala sotterranea, appartenente al complesso residenziale imperiale, fu trasformata in una cantina, destinata alia produzione d'olio, tramite un torcolare posto in quel sito. L'intervento altomedievale richiedeva costruzione degli archi di consolidamento delle volte antiche, ed anche alcune distruzioni per installare gli elementi lignei del torcolare. D. Trasformazioni degli edifici utilitari. La convergenza tipologica di alcuni edifici utilitari con l'architettura ecclesiastica dell'alto medioevo risultava con le trasformazioni delle cisterne (S . Anastasia presso Zara) e delle ville rustiche (S. Daniele presso Trogir, S. Pietro a Muć) nelle chiese preromaniche. E. L'utilizzazione degli elementi di fortificazioni romane. Questa categoria è presente nel Palazzo di Diocleziano a Spalato, dove i spazi sopra tutte le quattro porte furono trasformati in chiese altomedievali. Ne sono conservati S. Martino sopra la Porta Settentrionale e S. Teodoro col campanile (Madonna del Campanile) del XI secolo.
Ključne riječi
Hrčak ID:
110129
URI
Datum izdavanja:
8.8.2005.
Posjeta: 3.099 *