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INTERVENTI MINORI E REFACIMENTI ARCHITETTONICI ALLE CASE DELLA FAMIGLIA GARAGNIN A TRAÙ NEL XVIII SECOLO

Fani Celio Cega ; Muzej grada Trogira


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L’attività architettonica a Traù nel XVIII sec. non fu fiorente come nei secoli precedenti, ma ebbe tuttavia un suo corso. Gli edifici fatiscenti furono demoliti e sulle loro fondamenta si costruirano case nuove, mentre altri edifici furono restaurati ed elevati.
La famiglia Garagnin fu una delle poche ad arricchirsi proprio nel XVIII sec., comprò in città case diasbitate e rovine e costrui proprio al tempo in cui una parte della nobiltà cittadina attraversava una fase di ristagno e l’altra decadeva. Questa famiglia, di origini italiane, era giunta a Traù alla fine del XVI sec. alla ricerca di migliori condizioni di vita.
Nel suo archivio privato, tra il materiale conservatosi, vi è un libretto intitolato »Acquisti case« da cui apprendiamo l’estensione delle proprietà dei Garagnin dal 1645 al 1784.
Comprarono case, rovine e baracche nella zona da palazzo Cipiko alle mura settentrionali della città. Tutt’intorno al palazzo dalla parte ovest, dove sarebbe stato costruito il nuovo palazzo Garagnin, con la parte destinata alle attività economiche che insieme a tutte le altre case minori vicine e al palazzo vecchio avrebbe costituito un complesso concluso. Tutt’intorno al palazzo Cipiko dalla parte nord, dove a giudicare dai disegni era stato costruito un blocco minore di case con un giardino cintato. Pare che i Garagnin più tardi vendessero questa parte (ai primi del XX secolo), qui infattti oggi sorge la casa Dekaris. Delle altre si sa che restarono proprietà della famiglia fino alla fine della Seconda guerra mondiale. Solo una parte della struttura più antica del palazzo (quella a sud) è stata venduta alla famiglia Russo. Nelle altre parti oggi ha sede il Museo Civico di Traù.
A sud delle mura cittadine i Garagnin acquistarono altre case, rovine e baracche, ma le vendettero più tardi, oggi infatti non sono più conosciute come case Garagnin. Inoltre, comprarono in varie zone della città, sull’isola di Čiovo e ai Castelli.
Antun Garagnin face poi costruire il palazzo nuovo con la parte destinata alle attività economiche dove sorgevano le case più antiche, in rovina, face rinnovare il palazzo più antico e costruire le scale interne di cui ci serviamo anche oggi, addossandolo al palazzo nuovo e aprendo dei passaggi per raggiungerlo e dei passaggi per raggiungere le case minori vicine, e ottenne soci un complesso residenziale unico. I disegni sono conservati presso il Museo Civico di Traù e testimoniano pienamente quanto esposto. Ignacije Macanović è ricordato come protomaestro della costruzione e del restauro di tutte le case.
La famiglia Garagnin che si fece una posizione proprio nel XVIII secolo, primeggiò nell’attività architettonica diversamente dalle antiche famiglie nobili della città in lento regresso e che col tempo decaddero finanziariamente, o si spensero o si trasferirono in altre città. Il XVIII secolo a Traù testimonia, ad ogni modo, che la città mantenne le sue caratteristiche urbane anche in architettura.

Ključne riječi

Hrčak ID:

145655

URI

https://hrcak.srce.hr/145655

Datum izdavanja:

3.7.2000.

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