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CONTRIBUTO ALLA CONOSCENZA DELL’ALTARISTICA DEL CONVENTO DOMENICANO A RAGUSA

Vinicije B. Lupis ; Institut društvenih znanosti »Ivo Pilar«, Područni centar Dubrovnik


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str. 361-375

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Sažetak

L’autore tratta in questo studio dati finora meno noti sulla ricostruzione della chiesa e del convento domenicani a Ragusa, con particolare attenzione per il rifacimento della biblioteca conventuale, seguito al terremoto, e con la storia del restauro del complesso conventuale nel corso del XIX secolo. Ha dedicato speciale attenzione a tre altari appartenenti alla chiesa del convento e che condivisero il destino dei domenicani ragusei. In primo luogo ha rivolto l’attenzione all’ altare che ora si trova nella chiesa di San Nicola a Čilipi, innalzato dal nobile casato raguseo Palmotić, e alla sua pala d’altare forse conservatasi. In secondo luogo ha preso in considerazione l’ altare in marmo di San Vincenzo Ferreri, che fu venduto nel 1883 al Museo dell’arte e dell’artigianato, dove si trova anche ora. Si è dedicata particolare attenzione all’altare e al culto di San Vincenzo Ferreri, fondando le nuove acquisizioni sulla documentazione archivistica conservatasi. Si è così appreso di un pagamento a Giovanni Beppo pittore per il restauro di un dipinto di San Vincenzo Ferreri. L’altare di San Giovanni Ferreri aveva una particolare importanza a Ragusa, essendo legato ad una delle maggiori festività del convento. Serafino Razzi nella sua Storia di Ragusa del 1595 descrive la statua del Santo, per la quale nel 1588 egli donò una croce – enkolpion, come oggetto di particolare culto. L’altare di San Vincenzo è stato ipoteticamente collegato dall’autore all’altarista friulano Girolamo Picca, vicino alla cerchia di altaristi veneziani che fu attiva negli anni cinquanta e sessanta sull’isola di Curzola e sulla penisola di Sabbioncello. In terzo luogo l’’altare in marmo della Madonna del Rosario nella chiesa domenicana omonima della Provincia domenicana ragusea a Viganj sulla penisola di Sabbioncello, già attribuito all’altarista Picca, è esaminato come possibile parallelo artistico dell’altare di San Vincenzo Ferreri. Nell’opera di Serafino Marija Crijević Viginti supra centum Sanctorum, Beatorum,, ac Venerabi-lim Fratrum Ordinis Praedicatotum Chronologico ordinedigeste Imagines, alla pagina cinque è rappresentato il beato Domenico di Guzman, che ha a modello il disegno barocco dell’altare di San Domenico oggi nella chiesa conventuale. Al centro del disegno è dipinta a tempera la figura del beato domenicano. Si tratta del più antico disegno di altare barocco conservatosi a Ragusa e risale alla prima metà del XVIII secolo, a quando l’altare fu innalzato. Indubbiamente, il terzo altare della chiesa conventuale esaminato è particolarmente importante, poiché se n’è conservato il disegno e questo arricchisce le attuali conoscenze sull’ altaristica barocca ragusea. Oltre a ciò questo altare in marmo è l’unico altare conservatosi nella sua collocazione originaria al’interno della chiesa di San Domenico a Ragusa.

Ključne riječi

Hrčak ID:

193040

URI

https://hrcak.srce.hr/193040

Datum izdavanja:

20.2.2017.

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