Izvorni znanstveni članak
Le doppie traduzioni nel Messale croato-raguseo, Neofiti 55, della Biblioteca Apostolica Vaticana
Sante Graciotti
Sažetak
Uso la denominazione indeterminata di “doppie traduzioni” in modo da includervi tutti i doppioni, di qualunque origine o natura essi siano. Una prima categoria di doppioni è costituita dalla combinazione di lezioni provenienti dall’area glagolitica con lezioni dell’area volgare; esempio Vr 49,5 “a ti Betlem, zemljo i grade judeoski”, dove “zemljo” è prevalente nella tradizione testuale glagolitica e “grade” in quella lezionvolgare. Una seconda categoria presenta la combinazione di lezioni originali di Vr con lezioni prese dalla tradizione: es. Vr 45,18, dove il latino “confitebatur” è tradotto “spovijedaše i hvaljaše”, con il primo termine preso dalla tradizione e il secondo nuovo. Una terza categoria vede la combinazione di termini nuovi di Vr con i della tradizione glagolitica, mentre nella quarta categoria la combinazione e con lezioni della tradizione volgare. La categoria più interessante è la quinta, quella dei doppioni totalmente innovativi (es. Vr 29, 6 con “vectes” tradotto “zavratnice i priječnice”, due termini del tutto assenti nella tradizione letterario-testuale del lezionario), perché ci pone il problema del perché, il come, il quando del raddoppio. Una parziale risposta a tale domanda ce la dà la categoria sesta che ci presenta dei doppioni “in fi eri”, costituiti da termini del testo a cui un’altra mano ha sovrapposto una diversa lezione senza cancellare la prima. Anche in questo Vr è prezioso perché ci permette di toccare con mano il meccanismo di riproduzione/produzione anche della tradizione ad esso precedente.
Ključne riječi
doppie traduzioni; doppioni lessicali; letteratura liturgica; lezionari croati; Messale croato-raguseo della Biblioteca Apostolica Vaticana (Neofi ti 55)
Hrčak ID:
22357
URI
Datum izdavanja:
29.3.2008.
Posjeta: 1.947 *