Studia Polensia, Vol. 9 No. 1, 2020.
Pregledni rad
https://doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.07
EMIGRAZIONE ARTIGIANA STAGIONALE DALLE MONTAGNE DEL BELLUNESE AI PAESI DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE TRA FINE OTTOCENTO E INIZI NOVECENTO
Laura Campanale
; ITT Mazzotti – Treviso
Sažetak
Il presente contributo tratta dei flussi migratori stagionali che
tra fine Ottocento e inizi Novecento si diressero dalla montagna veneta
verso i territori dell’Europa centro-orientale. Soprattutto il Bellunese
fu interessato a partire dalla metà dell’Ottocento da una considerevole
migrazione stagionale verso l’Europa centro-orientale, che, in inverno,
trovò impiego nella ristrutturazione stradale e ferroviaria o nei lavori
connessi al taglio delle piante. Nei mesi estivi se ne aggiunse, tuttavia,
un’altra di venditori ambulanti di dolciumi, a cui subentrò in seguito la
vendita del gelato. Tracce di entrambi i flussi si rinvengono nei racconti
orali del mio campione che riferisce di una forma singolare e tuttora attiva
di emigrazione stagionale. Praticata dal lontano 1880 da intere vallate
dell’Alto Veneto, essa si rivolse inizialmente a Vienna e ai territori limitrofi
dell’Impero asburgico e, subito dopo la II guerra mondiale, soprattutto alla
Germania. Il materiale qui proposto, desunto dalla mia tesi di dottorato
dal titolo I gelatieri veneti in Germania. Un’indagine sociolinguistica,
pubblicata nel 2006 dalla Peter Lang di Francoforte sul Meno, si fonda su un’indagine quantitativa e qualitativa. Grazie alle testimonianze autentiche
sarà, pertanto, possibile intraprendere un “viaggio” nella memoria di
intere vallate montane, “consacrate” da secoli, all’emigrazione stagionale
artigianale.
Ključne riječi
Veneto; Europa centro-orientale; emigrazione stagionale; professioni storiche; memoria orale
Hrčak ID:
246778
URI
Datum izdavanja:
24.11.2020.
Posjeta: 2.246 *