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Architettura e città nella Dalmazia italiana (1922-1943). L'arte dalmata e il palazzo di Diocleziano di Spalato

Ferruccio Canali ; Università di Firenze


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str. 221-259

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Alcuni filoni della più aggiornata indagine storiografica di ambito storico-m·tistico
stanno oggi dibattendo, in Italia, sul ruolo a suo tempo affidato alle testimonianze
storiche nella costituzione di quell'identità nazionale italiana nata in maniera complessa e
problematica a partire dal /860 e forzatamente conclusa solo nel 1945. Il caso della Dalmazia
si mostra al proposito estremamente singolare perché sulla riva orientale dell'Adriatico vennero
a conjliggere ben tre Nazionalismi (quello austriaco, quello italiano e quello jugoslavo) che
utilizzarono i monumenti per giustificare i proprio possessi o le proprie mire. Un tale scenario
contestualizza la spiccata attenzione allora deputata in Italia all 'arte dalmata, e soprattutto a
«Spalato italiana>> nei soli tre anni dell'allora tanto agognata inclusione nello Stato unitario
(1941- 1943), da parte di intellettuali 'di Regime', formatisi però nell'ambito della precedente
cultura giolittiana, per la valorizzazione del complesso del palazzo di Diocleziano secondo le
più aggiornate istanze culturali: da Marcello Piacentini a Roberto Paribeni ad Alberto Calza
Bini, ma soprattutto da parte di Gustavo Giovannoni (con i suoi allievi Bruno Apolloni e Luigi
Crema) e Ugo Ojetti; intellettuali questi ultimi dei quali si ripercorrono gli interessi spala tini e
il relativo «Viaggio in Dalmazia» attraverso il ricco carteggio inedito.

Ključne riječi

Hrčak ID:

254331

URI

https://hrcak.srce.hr/254331

Datum izdavanja:

14.5.2008.

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