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Izvorni znanstveni članak

https://doi.org/10.32728/h2020.02

“L’uomo che visse vita pia all’inizio del XVIII secolo”. Contributo alla biografia di Pietro Antonio Gaus (1646 – 1716), vescovo di Pedena

Elvis Orbanić


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str. 33-79

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Fino ad oggi, il vescovo pedenese Pietro Antonio Gaus non ha goduto di grande attenzione da parte della ricerca storiografica. Il motivo ne deve essere l’esigua conservazione della documentazione datata al periodo del suo vescovado. Il suo testamento e il codicillo sono gli unici documenti personali più consistenti del lascito di Gaus che sono stati conservati. Nato nel 1646 in una famiglia nobile fiumana come figlio maggiore, è probabile che sia stato educato dai gesuiti nella sua città natale per proseguire poi con gli studi fino a raggiungere il titolo di dottore di teologia. Fu parroco a Bolzano e poi dal 1679 a Fiume. Lo stesso anno divenne canonico, arciprete e dal 1683 arcidiacono e vicario foraneo del vescovo polese per l’Arcidiaconato di Fiume. È stato eletto vescovo nel 1691 e confermato dal papa il 9 marzo 1693. Ha tenuto regolarmente informata la Santa Sede sulla situazione vigente nei territori della Diocesi di Pedena. Si è attenuto ai regolamenti anche sotto l’aspetto dell’adempimento agli obblighi delle visite pastorali. Da vescovo ha partecipato complessivamente 114 volte al conferimento dell’ordine sacro. Gli introiti della diocesi che sotto la sua gestione contava da circa 4000 a circa 6000 anime, erano talmente scarni che gli potevano permettere di viverci per alcuni mesi appena. A causa della sua malattia, nel 1713 gli fu attribuito un vescovo coadiutore nella persona di Giorgio Francesco Saverio Marotti. Nella vita privata fu particolarmente legato al fratello Giovanni Carlo verso cui provava un forte affetto che risultava evidente dalla sua disposizione a coprire tutte le spese delle cure di cui il fratello necessitava come anche dei suoi numerosi debiti. Ha anche provveduto alle spese dell’educazione dei due figli del fratello, portandone uno fino al titolo di dottore di ricerca a Padova. Era particolarmente legato anche al nipote Saverio Gaus a cui ha garantito un’educazione di prestigio, assicurandogli inoltre un notevole lascito testamentario. Quale sua erede principale designò la sorella Vittoria Tudorović, nominandola responsabile per la distribuzione dell’eredità restante destinata a scopi religiosi. Un legame particolare lo univa a Fiume, la sua città natale in cui erano collocati tutti gli immobili di sua proprietà. Il vescovo Gaus è stato una persona particolarmente devota ed empatica. Infatti, nel testamento chiede che vengano servite alcune migliaia di messe per la salvezza della sua e delle anime di altre persone mentre una parte del denaro era stata messa a disposizione per l’assistenza ai poveri. Morì a Pedena il 22 aprile 1716 e venne sepolto nella tomba vescovile davanti all’altare principale della cattedrale di Pedena. Nel 1811 venne qui ritrovata la sua salma in quello che fu, a quanto pare, un ottimo stato di conservazione.

Ključne riječi

Hrčak ID:

269643

URI

https://hrcak.srce.hr/269643

Datum izdavanja:

30.12.2020.

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