Histria antiqua, Vol. 20 No. 20, 2011.
Original scientific paper
Abitare ad Altinum. Topografia territoriale e urbana di una terra anfibia
Guido Rosada
; Università degli Studi di Paova, Dipartimento di Archeologia (DArc), Topografia antica, Piazza Capitaniato, 7-35139 Padova
Abstract
Fino a qualche anno fa la conoscenza della realtà urbana di Altino era limitata nel complesso a poche testimonianze archeologiche verificate e alle suggestioni delle fonti, come segnatamente Vitruvio e Strabone, che ci informavano del preciso ruolo dell’idrografia e della morfologia dell’area in cui sorse l’antico centro veneto e romano. Il primo, oltre a citare le Gallicae paludes che circondavano la città come a Ravenna e ad Aquileia, esalta la loro salubrità (incredibilis salubritas), dovuta al fatto che l’acqua non è mai stagnante. Anche Strabone parla di paludi (tà éle) e di laguna (e limnothálatta), aggiungendo la presenza di isole e di città che sono disposte lungo la frangia costiera. Altino è ancora paragonata a Ravenna che sta in mezzo alle paludi (en dè toîs élesi) ed è costruita interamente su palafitte, è attraversata da canali (xylopaghès óle kaì diárrytos) ed è percorribile a mezzo di ponti e barche (ghephýrais kaì porthmeíois odeuoméne). Dell’opulenza derivata dagli allevamenti di terra e di mare sono poi testimoni altre fonti e probabilmente prodotti di tale opulenza furono le ville allungate sul litorale che Marziale dice essere emule di quelle di Baia.
Keywords
Altinum-Altino; testimonianze archeologiche; fonti storiche; , topografia territoriale e urbana
Hrčak ID:
79700
URI
Publication date:
1.10.2011.
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