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Original scientific paper

Abitare ad Altinum. Topografia territoriale e urbana di una terra anfibia

Guido Rosada ; Università degli Studi di Paova, Dipartimento di Archeologia (DArc), Topografia antica, Piazza Capitaniato, 7-35139 Padova


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page 11-32

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Abstract

Fino a qualche anno fa la conoscenza della realtà urbana di Altino era limitata nel complesso a poche testimonianze archeologiche verificate e alle suggestioni delle fonti, come segnatamente Vitruvio e Strabone, che ci informavano del preciso ruolo dell’idrografia e della morfologia dell’area in cui sorse l’antico centro veneto e romano. Il primo, oltre a citare le Gallicae paludes che circondavano la città come a Ravenna e ad Aquileia, esalta la loro salubrità (incredibilis salubritas), dovuta al fatto che l’acqua non è mai stagnante. Anche Strabone parla di paludi (tà éle) e di laguna (e limnothálatta), aggiungendo la presenza di isole e di città che sono disposte lungo la frangia costiera. Altino è ancora paragonata a Ravenna che sta in mezzo alle paludi (en dè toîs élesi) ed è costruita interamente su palafitte, è attraversata da canali (xylopaghès óle kaì diárrytos) ed è percorribile a mezzo di ponti e barche (ghephýrais kaì porthmeíois odeuoméne). Dell’opulenza derivata dagli allevamenti di terra e di mare sono poi testimoni altre fonti e probabilmente prodotti di tale opulenza furono le ville allungate sul litorale che Marziale dice essere emule di quelle di Baia.

Keywords

Altinum-Altino; testimonianze archeologiche; fonti storiche; , topografia territoriale e urbana

Hrčak ID:

79700

URI

https://hrcak.srce.hr/79700

Publication date:

1.10.2011.

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