Histria antiqua, Vol. 20 No. 20, 2011.
Preliminary communication
Il relitto cucito nella baia di Caska sull’isola di Pag – Campagna di scavo 2010
Irena Radić Rossi
orcid.org/0000-0002-5680-9066
; Sveučilište u Zadru/University of Zadar Odjel za arheologiju/Department of Archaeology Obala kralja Petra Krešimira IV. 2 HR-23000 Zadar
Giulia Boetto
orcid.org/0000-0003-2543-4510
; Centre Camille Jullian UMR 6573 Aix-Marseille Université-CNRS MMSH - 5, rue du Château de l’Horloge FR-13094 Aix-en-Provence
Abstract
Nel mese di maggio del 2010 si è svolta la prima missione di un progetto quadriennale di ricerca centrato sul sito sommerso di Caska sostenuto dal Ministero della cultura della Republica di Croazia, dal Ministero degli affari stranieri ed europei della Republica Francese, dall’Università di Zara, dal Centro Nazionale della Ricerca Scientifica (CNRS-INSHS), dal Centre Camille Jullian (UMR 6573, Università Aix-Marseille-CNRS) e dalla città di Novalja. Inserito nell’ambito di un più vasto progetto pluriennale denominato Cissa antiqua, questo programma di ricerca fa seguito ad un’expertise condotta a Caska da parte dell’Università di Zara in collaborazione con Centre Camille Jullian nel 2009, che aveva portato alla parziale scopertura e allo studio preliminare di un relitto cucito di tradizione costruttiva locale nonché di numerosi pali. Vista la natura del sito, nella collaborazione è stato coinvolto anche l’IMEP (Institut Méditerranéen d’Ecologie et de Paléoécologie, UMR 6116), al quale è stato assegnato il ruolo della determinazione del legno impiegato nella costruzione della barca e delle strutture, dello studio dendrocronologico e dello studio palinologico. La missione 2010, della durata di tre settimane, ha visto la partecipazione di 28 persone, tra archeologi, tecnici e studenti dalla Croazia, Francia, Italia, Grecia, Macedonia e Slovenia ed ha permesso di mettere in luce la totalità della superficie conservata del relitto. Il sondaggio (zona A) è stato aperto su una superficie di circa 60 m2 (Fig. 2). La struttura portuale è composta da 34 pali (in quercia, Quercus sp.; leccio, Quercus ilex L. e cipresso, Cupressus sempervirens), da una barca e da pietre di varia forma e dimensione. L’imbarcazione, probabilmente arenata a poca distanza dalla linea di costa antica, fu riempita di pietre del tutto simili a quelle utilizzate per sistemare la riva più a nord (Fig. 3). I pali, di cui la maggioranza si trova in posizione verticale ancora infissa nel fondo marino, sono situati ad est e ad ovest dell’estremità nord del relitto e sembrano organizzarsi in almeno tre allineamenti principali, di cui quello più ad est sembrerebbe formare un angolo. Altri due pali isolati (n° 200 e n° 191) messi in luce più a sud non sembrano, per ora, fare parte di questi allineamenti (Fig. 5). A 11 m ad ovest della zona A, è stata scoperta una nuova struttura in legno (zona B). Questa struttura è composta da un tronco squadrato orientato nord-ovest/sud-est e da numerosi pali e pietre. Altre zone con presenza di strutture lignee sono state segnalate ai piedi della torre per l’avvistamento dei tonni, chiamata Tunera (zone C e D) (Fig. 1 e 2). La missione 2010 ha beneficiato d’analisi e studi specialistici : topografia e fotogrammetria numerica sul relitto, analisi dell’architettura navale, studio della fauna, xilologia, dendrocronologia e antracologia, conteggio e determinazione dei pollini imprigionati nella pece di protezione dell’imbarcazione, analisi del tipo di fibre utilizzate per le cuciture ed analisi dello stato di conservazione del legno. I risultati di queste analisi sono in parte ancora in corso d’elaborazione. Il relitto di Caska, di cui si conserva soltanto il fondo dello scafo, è lungo 8 m per una larghezza massima di circa 1,66 m. Orientato nord-est/sud-ouest, giace ad una profondità compresa tra 1,80 m (nord) e 2,30 m (sud). Il fondo é leggermente arrotondato a livello della sezione maestra e la curvatura prosegue anche a livello del ginocchio. Da un punto di vista longitudinale, la chiglia è rettilinea. Purtroppo, la direzione di marcia dell’imbarcazione è sconosciuta poiché i resti non portano alcuna traccia di una scassa dell’albero o del sistema di governo (timone). La parte dello scafo conservata si compone di una chiglia, sei corsi di fasciame per ogni fianco dell’imbarcazione e sette madieri. Non è presente nessun elemento appartenente alla carpenteria interna (correnti, pagliolo, paramezzale o scassa dell’albero). Alcuni elementi della struttura sono stati scoperti presso il relitto, non nella loro posizione originale. Si tratta di due frammenti relativi alle ruote di poppa o di prua, di frammenti di fasciame in pessimo stato di conservazione, di un probabile frammento di cinta e di qualche pezzo appartenente alla carpenteria trasversale tra cui un madiere stellato e tre staminali con estremità scolpita (Fig. 7). Le cuciture sono realizzate con delle piccole trecce passate in modo continuo, senza incroci, in canali obliqui praticati lungo i bordi delle tavole. I risultati preliminari dell’analisi della fibra utilizzata indicano che non si tratta di ginestra (Spartium junceum L.), come si potrebbe presumere in base alle notizie degli autori antichi, ma di una fibra ricavata dal liber (presente tra la corteccia e lo xilema) di un albero, forse tiglio (Tilia sp.). L’imbarcazione, di cui la lunghezza originaria può essere stimata a 9-10 m, fu riutilizzata come cassaforma di fondazione e quindi riempita di pietre. Essa formava con i pali una sistemazione della riva, forse in funzione d’approdo. La ceramica rinvenuta permette d’inquadrare la costruzione di questa struttura ad un’epoca precedente al II sec. d.C. (Fig. 8), mentre l’utilizzazione della barca è databile al I sec. d.C. La collaborazione franco-croata a Caska continuerà durante i prossimi anni con lo studio delle strutture portuali in relazione alla geomorfologia e al contesto archeologico terrestre. Lo scopo finale del progetto è la ricostruzione del paleopaesaggio culturale della baia, un contributo fondamentale per l’interpretazione dell’insieme dei ricchi resti archeologici dell’antica Cissa.
Keywords
Hrčak ID:
79758
URI
Publication date:
1.10.2011.
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