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Original scientific paper

LA CHIESA DI S. EUFEMIJA A ROVINJ TRA IL PROGETTO E LA COSTRUZIONE

Vladimir Marković ; Filozofski fakultet u Zagrebu


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page 263-270

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Abstract

I dati sulla costruzione della chiesa di S. Eufemia a Rovigno (Rovinj) (1725-1736) sono stati pubblicati già nel XIX secolo. I Rovignani nel 1724 affidarono la progettazione della chiesa ali ' architetto veneziano Giovanni Scalfarotto, ma non la approvarono. L 'anno successivo invitarono, sempre da Venezia, Giovanni Dozzi. Dozzi su richiesta dei committenti fece costruire una chiesa a tre navate . L ' interno della chiesa è illuminato dalle cappelle situate lungo le navate laterali . L ' illuminazione indiretta della navata principale e le cappelle lungo le navi laterali dimostrano che tale soluzione si ispirò al Duomo di Udine ( 1707-1725), ultimato poco prima, ad opera dell'architetto D. Rossi. La corrispondenza è particolarmente accentuata nella soluzione del presbiterio. In entrambe le chiese tutti e tre gli altari, il maggiore e quelli laterali , si trovano nelle ultime campate delle navate. Queste campate sono separate dalle altre. Sono sopraelevare da alcuni gradini e formano insieme lo spazio presbiteriale. L 'organizzazione a tre navi con la navata centrale illuminata indirettamente si ripete più tardi , nel XV III secolo, nell'area de Il`Adriatico settentrionale, nella cattedrale di Capodi tria (17 38) e nel Duomo di Cividale ( 1766). Entrambi i progetti sono di G. Massari. Le chiese citate sorgono in città lontane tra loro - Udine, Cividale, Capodistri a e Rovigno - e la loro soluzione a tre navate e l ' illuminazione non sono una coincidenza casuale. Essa è caratteristica, infatti, delle chiese tardogotiche, ma anche di quelle nordiche più tarde, del tipo ad aula. Le fonti sulla costruzione della chiesa di Rovigno riportano che Dozzi, su richiesta dei Rovignani, diminuì l'altezza della navata principale per adattarla al formato dell'abside centrale, che apparteneva alla precedente chiesa parrocchiale. Dalla struttura dei muri esterni della chiesa è visibile che il Dozzi nel corso della sua costruzione aumentò il numero delle cappelle, aggiungendole lungo tutte le campate delle navate laterali. Dozzi, dunque, modificò il suo progetto. In base al regolare alternarsi delle volte nelle navate della chiesa, per lo più del tipo a botte e tipo boenio sembra che mirasse ad una soluzione con la quale riprendeva il tipo veneziano tradizionale di edifici o, che si basa sulla moltiplicazione del “Cubo di mezzo di S. Marco”. Questo tipo era tornato nuovamente in uso nell'architettura veneta del XVIII secolo (il progetto del Preti per il Duomo di Treviso, il Duomo di San Daniele del Friuli).

Keywords

Hrčak ID:

111029

URI

https://hrcak.srce.hr/111029

Publication date:

10.2.1998.

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