Original scientific paper
MONUMENTI PREROMANICI DALLA CHIESETTA DI S. MARTINO A LEPURI PRESSO BENKOVAC
Vedrana Delonga
; Muzej hrvatskih arheoloških spomenika u Splitu
Abstract
Il paese di Lepuri, che sorge nelle immediate vicinanze di Benkovac, è un interessante microcomplesso archeologico nella ricca e stratificata topografia storico-culturale del retroterra rurale di Zara (Ravni kotari). Lo sviluppo di un agglomerato abitativo sul luogo dell'odierno Lepuri fu determinato nell'antichità dalla vicinanza del castello di Asseria, uno dei principali "municipia" nella Liburnia classica, nel medioevo, invece, dalla vicinanza di Podgrađe, importante abitato del comitato medievale di Luka. Nell'archeologia medievale Lepuri è noto per la località archeologica con la chiesa di S. Martino (distrutta completamente nella Guerra patria del 1991- 1995) e il vecchio cimitero che si trovano proprio sulla comunicazione viaria Benkovac-Skradin. La località non è stata finora oggetto di ricerche archeologiche, sebbene abbondi di reperti preromanici casuali che indicano la presenza di un edificio altomedievale in questa posizione. Dell'edificio in questione ha scritto in precedenza I. Petricioli, avvertendo della stratificazione di questa architettura sacra che possiede tre fasi costruttive medievali: preromanica, romanica e gotica. Nell'articolo si analizzano resti di arredi sacri preromanici provenienti dalla chiesa ricordata. I frammenti presentano i caratteri stilistici della scultura della seconda metà del IX sec. Sono prodotti da una bottega caratterizzata da una più lunga tradizione artigianale, formatasi sulle esperienze delle botteghe urbane di Spalato e Zara. Coincidenze visibili con il repertorio figurativo della scultura preromanica spalatina inducono a concludere che si tratti di un'infiltrazione delle botteghe spalatine nei territori croati oltre il fiume Krka, in direzione del retroterra zaratino. Condizionano tale fenomeno le circostanze religiose e politiche subentrate dopo l'anno 886 come riflesso del tentativo di unificazione dei vescovati dalmati con il vescovato croato (nonense) al tempo del vescovo Teodosio, regnante il principe Branimir, nel IX secolo inoltrato. I resti delle iscrizioni dedicatorie latine sugli arredi in pietra riportano dati sulla sistemazione e la decorazione dell'interno sacro e sulla consacrazione di un altare da parte di un abate, ciò che verosimilmente accadeva sotto la protezione del principe di Croazia nell'inoltrato IX sec.
Keywords
Hrčak ID:
111439
URI
Publication date:
10.12.1997.
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