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Review article

“La pedagogia femminile” e la femminizzazione della professione d’insegnante come fattori del curriculum nascosto

Renata Jukić ; Department of Pedagogy, Faculty of Philosophy in Osijek


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page 541-558

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Abstract

E' indubbio il fatto che nelle nostre scuole (specie negli anni iniziali del processo di formazione) è in atto un’accentuata femminizzazione del mestiere d’insegnante. Si tratta di un fenomeno che porta con sé molte questioni e dilemmi: esiste un’ “educazione femminle”, una “pedagogia femminile” o si tratta solamente di uno stereotipo culturale?; se esiste, in cosa diverge dall’educazione “maschile”?; arricchisce o impoverisce il processo educativo / formativo nonché la cultura della scuola nel suo complesso? La generale crisi d’identità è una delle caratteristiche della società moderna e le questioni identitarie sono strettamente collegati a quelle legate agli stereotipi e ai pregiudizi. La professione esercitata forma l’identità sociale della persona che, nel caso della vocazione d’insegnante, si trova a
dover affrontare degli stereotipi sessuali. La scuola porta con sé un ruolo culturale e sociale che va ben al di là della mera azione formativa, essa genera legittimità culturale e l’identità. Se la professione insegnante viene pubblicamente legittimata come femminile, la scuola si trova a (ri)produrre degli squilibri di natura sessuale collegate con il perpetuarsi di sistemi di valori tradizionali e la segregazione delle professioni. Se prendiamo in considerazione la linea di pensiero che riguarda il curriculum nascosto, l’intero ambiente che circonda la scuola infl uisce sui valori, atteggiamenti, normative, ed abitudini degli alunni come anche all’apprendimento sociale che va oltre al piano di studi in senso stretto. L’onnicomprensività dei rapporti all’interno del sistema scuola molto spesso riproduce i rapporti radicati nella società. La femminizzazione della professione d’insegnante e “la pedagogia femminile” come fattori all’interno del curriculum nascosto possono essere presi in esame in maniera ambivalente: come un pericolo (se si parte dall’ipotesi secondo cui le donne non possono essere modelli con cui identifi carsi per entrambi, ragazzi e ragazze e anche tenendo presente la linea di pensiero secondo cui le donne sarebbero più “morbide” e fl essibili) o come un vantaggio (se si tiene presente l’aspetto “femminile” nel quadro dello sviluppo dell’intelligenza emotiva degli alunni). Il lavoro, attraverso le domande appena menzionate, cerca di inquadrare il problema della femminizzazione della professione d’insegnante avvalendosi di ipotesi verifi cabili dal punto di vista empirico.

Keywords

femminizzazione; curriculum nascosto; stereotipi; vocazione d’insegnante; pedagogia femminile

Hrčak ID:

112417

URI

https://hrcak.srce.hr/112417

Publication date:

2.12.2013.

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