Original scientific paper
Milivoj Telećan
; Zagreb
Abstract
Allo studio degli influssi romanzi sui sistemi linguistici ed onomastici jugoslavi è stato dedicato un numero relativamente grande di lavori, mentre i contatti nel senso contrario, quelli jugoslavo-italiani, non sono stati finora sufficientemente trattati. Dopo la pubblicazione dell’»Etimologijski rječnik hrvatskoga ili srpskoga jezika« di Petar Skok, dell’»Etimološki slovar slovenskega jezika« (vol. I, A-J) di F. Bezlaj, dell’ultimazione della quasi centenaria pubblicazione del »Rječnik hrvatskoga ili srpskoga jezika« dell’Accademia Jugoslava delle Scienze e delle Arti, che ha edito di recente anche il »Lexicon Latinitatis Medii Aevi Iugoslaviae«, si impone pure un approccio moderno e privo di pregiudizi a tali quesiti. Il »Vocabolario giuliano« di E. Rosamani – apparso quesi trent’ anni fa – rimane tuttora uno dei rari vocabolari che registra molte voci di provenienza slava (serbo-croata e slovena), ma i criteri adottati dall’autore nei confronti di questo materiale sono un buon esempio di come non si dovrebbe procedere nell’interpretazione del lessico di provenienza slava. Anche il poseriore seguito o completamento di quest vocabolario, »Vocabolario marinaresco giuliano-dalmata«, apparso nel 1975, è caratterizzatto da un identico approccio al problema degli slavismi: un criterio di selezione confuso, delle interpretazioni erronee e parziali; in più vengono passati sotto silenzio gli studi di autori jugoslavi che avevano potuto contribuire al chiarimento della problematica. Nel presente articolo si tenta una classifica dei criteri del Rosamani, sottoponendo i medesimi a un esame critico.
Keywords
Hrčak ID:
129452
URI
Publication date:
3.7.1985.
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