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Original scientific paper

"Sì bella e perduta": gli esuli giuliani e dalmati ed il canto del Va', pensiero

Chiara Bertoglio ; Torino


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page 389-538

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Abstract

L 'autrice analizza il ruolo sociale, psicologico e musicale svolto dal canto "Va',
pensiero" nei raduni degli esuli istriani, fiumani e dalmati. Nati spontaneamente tra gli esuli
per ricreare delle occasioni di ritrovo e di incontro che permettessero di ricreare l'atmosfera
della terra rimpianta, con il tempo i raduni assunsero un aspetto pubblico, e divennero anche
un modo per presentare la propria comunità agli altri italiani, organizzare convegni, allestire
manifestazioni.
Il canto del "Va', pensiero" diventò via via sempre più adatto ad esprimere la "tragedia" degli
esuli: man mano che gli esuli prendevano coscienza dell'impossibilità del ritorno alla propria
terra e della definitività della loro situazione, il canto soppiantò altri canti verdiani (O Signore,
dal tetto natio, dai Lombardi alla Prima Crociata) con cui aveva condiviso tale funzione. Il
"Va', pensiero" fu adottato quale simbolo ufficiale, che rispecchiasse e rappresentasse, anche
di fronte al mondo, la condizione del proprio status di esule.

Keywords

Istria; Fiume; Dalmazia; storia della musica; comunità degli esuli

Hrčak ID:

135830

URI

https://hrcak.srce.hr/135830

Publication date:

5.3.2009.

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