Original scientific paper
UNA CROCE SCOLPITA DI GIACOMO PIAZZETTA
Grgo Gamulin
; Split
Abstract
Una croce scolpita (legno di bosso, alt. 107 cm), si trova appesa al muro della chiesa di S. Pietro a Cittavecchia (Stari Grad, isola di Hvar); nella stessa chiesa dunque nella quale, alcuni anni fa, scoprii »Pietà« del Tintoretto. Si tratta di un valente artista, di Giacomo Piazzetta. Si tratta, inoltre, del padre e del primo maestro del grande Gian Battista. La nostra croce porta anche la firma: sulla parte destra del perizoma leggiamo: OPs IAs Piazzetta.
Dell’autenticità della firma non si può dubitare nonostante il fatto che essa sia incisa vicino al nome del donatore: N.D. Budrovich D.D. 1847; i caratteri però ed il modo di incidere sono diversi. Nikola Domenik Budrović aveva dunque legato nel 1847 questa croce al convento dei domenicani a Stari Grad. Ma sula parte oposta del perizoma troviamo inciso il terzo nome: P. M. D. Scutari F. F. 1703. Qui, evidentemente, è indicata la data di nascita di questa opera di Giacomo, fatto importante per la cronologia del suo »opus«. Due anni prima di morire lo scultore scolpi quindi questa croce che, nella maniera e nella maestria di esecuzione, non si differenzia molto dai dossali che oggi si trovano nella cappella del Rosario dela chiesa di SS. Giovanni e Paolo.
Pare veramente che con la croce di Stari Grad ci troviamo nello stesso tempo e nell’ambito dello stile dei dossali di SS. Giovanni e Paolo.
Il legame della figura del nostro Crocifisso con i Telamoni di questi dossali è strettissimo. Siamo all’apice dell’ evoluzione di Piazetta, e proprio su uno di questi dossali si trova il telamone la cui modellazione dimostra le caratteristiche e perfino delle parti quesi identiche a quelle del Cristo. Quando scolpi la nostra croce, Piazzetta aveva raggiunto 62 anni di vita, e la sua arte, nonostante lavorasse quesi esclusivamente in legno, rappresentava nella scultura veneziana una sorta di simbiosi della corrente lecourtiana con quella chi possiamo chiamare roccocò.
Naturalmente, in sacro soggetto imponeva all’artista una certa »invenzione« convenzionale che non gli permise un particolare impeto dell’immaginazione creative. Piazzetta scolpi il suo Crocifisso in base alla nota invenzione barocca usata dagli scultori del tempo; così, per esempio, da Enrico Merengo nella Chiesa delle Eremite. Ma la maniera dell’esecuzione è assolutamente sua. La viva modellazione, particolarmente quella delle parti del ventre, è completata da un forte drappeggiare del parizoma, pittorico e »stilizzato« nello stesso tempo, ma anche tipicamente barocco.
Keywords
Hrčak ID:
151142
URI
Publication date:
5.7.1971.
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