Review article
https://doi.org/10.32728/h2016.06
Come dematerializzare il sasso? L’insegnamento dignanese
Jadran Kale
orcid.org/0000-0002-9928-2225
; Muzej grada Šibenika, Šibenik, Hrvatska
Abstract
L’aumento dell’interesse per l’ambiente culturale della zona litorale porta alle prime attività di conservazione dei muri a secco, ai quali nell’articolo vengono innanzitutto attribuite le differenziazioni terminologiche. È curioso che queste strutture paesaggistiche possano essere trattate sotto vari aspetti della tutela del patrimonio culturale – attraverso la tutela del paesaggio, delle costruzioni e delle particolari abilità e competenze – e in questo senso la loro tutela è interessante sia come studio specialistico sia come consolidamento della prassi. La pianificazione territoriale e l’impegno degli investitori nella salvaguardia delle casite ubicate sul tratto che percorre la zona della loro maggiore presenza ha offerto un esempio di valutazione di tutti e tre gli approcci, dall’“etnozona” e la tutela preventiva del paesaggio culturale, i lavori eseguiti su costruzioni individuali, fino al consolidamento dell’effettuazione della perizia che tale atteggiamento stimola. I processi di tutela, rinnovo e conservazione sono stati confrontati con altri processi di questo tipo, analizzati sinteticamente e interpretati in conformità alle teorie autoritarie della tutela del patrimonio culturale. I raggiungimenti della tutela e della preservazione sono stati confrontati con esempi italiani recenti. L’articolo si conclude con suggerimenti per il miglioramento dell’impegno sociale verso questo aspetto del patrimonio culturale.
Keywords
Hrčak ID:
189535
URI
Publication date:
1.12.2016.
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