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Original scientific paper

Località Tvrdalj e il pensiero di Hektorović nelle iscrizioni ivi incise

Nikša Račić


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page 205-275

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Abstract

L’autore pubblica tutte le iscrizioni che possono esser atribuite a poeta Pietro Hektorović (23 completamente conservate), e che si trovano nella località Tvrdalj, dunque sull palazzo e sulla chiesa di S. Rocco che Pietro fece costruire, inoltre sulla chiesa di S. Pietro Martire, dove si trova la sua tomba e la capella-altare, e poi frammenti delle iscrizioni fino a oggi conservati ed
iscrizioni menzionate nell’opere dei storici (che oggi non incontriamo più), possiamo però attribuirli al nostro poeta (6 testi), come pure le iscrizioni di data posteriore (8 iscrizioni) che sono disposte sui muri nella località Tvrdalj. Qui sono per la prima volta tradotte, interpretate e commentate e per ogni singolo testo è spiegato il senso e il ruolo che ha nel Tvrdalj e in tutta la opera di Hektorović.
Alcune delle iscrizioni ci servono a determinare le fasi costruttive del castello (la prima iscrizione ha data 23 fabbraio 1520 e la più recente è del 1569), ed altre ci esplicano la funzione delle parti del questo complesso. Per mezzo delle iscrizioni scopriamo l’atteggiamento cristiano di Hektorović e l’applicazione pratica di questo atteggiamento (Il complesso è dedicato a Dio Creatore e singoli edifici laterali sono destinati per i viaggiatori ed i poveri); inoltre concludiamo che era un cristiano erudito conoscendo bene la Scrittura del Nuovo e del Vecchio Testamento. È interessante notare come si inserisce nella discussione teologica allora attuale sulla concezione immacolata, aderendo alla posizione immacolatista. Per l’eleganza dell’espressione e perfezione metrica Hektorović ci si presenta come conoscitore della poesia latina classica; e Orazio ed Ovidio, pare, hanno influito nella stilizzazione dei suoi pensieri, dei suoi pensieri sulla fugacità del mondo. Questi pensieri sono d’accordo con la sua persuasion filosofica cristiana; d’altra parte i testi ispirati da Boezio e san Agostino ci mostrano che era preoccupato coi problemi etici, problemi di salvazione umana. Hektorović, anche, ha preso parte alla discussione sulla significazione metafisica dei concetti universali, discussione fatta fra i realisti e nominalisti medievali, però molto più dai problemi di ontologia o logica lo interessavano i problemi gnoseologici, arrivando fino alla posizione che diffende la possibilità e il valore della conoscenza aposteriori.
Dobbiamo menzionare ancora che Hektorović ci ha lasciato due iscrizioni scritte in lingua croata, importanti per la grammatica storica della nostra lingua (dialetto ciacavo).
Possiamo concludere che sotto ogni aspetto le iscrizioni forniscono un’eccell ente documentazione riguardante il loro autore. Da loro percepiamo il vero formato di Hektorović, che nelle differenti tendenze del suo spirito sintetizza la vita e le ricchezze spirituali dell’ambiente in cui vive. Questo parla in favore dell’affermazione che nella Stari Hvar di Hektorović (odierna Stari Grad) lo spirito di rinascimento era operante fino a promuovere lo sviluppo di autoctoni valori, e che il ’500 sulla nostra costa fu veramente vitale ed al livello dei maggiori centri culturali nel mediteraneo e nell’Europa rinascimentale.

Keywords

Petar Hektorović; Tvrdalj; iscrizioni

Hrčak ID:

244833

URI

https://hrcak.srce.hr/244833

Publication date:

30.6.1970.

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