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https://doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.04

IL NAZIONALISMO DELLA LETTERATURA BRITANNICA PRIMA DELLA GRANDE GUERRA E L’ESPERIENZA DEI WAR POETS

Angelo Giunta


Full text: italian pdf 758 Kb

page 65-86

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Abstract

L’immagine di un Regno Unito visto come Eden inconsapevole
della tragedia che sta per lacerarlo è diffusa, ma piuttosto falsa. L’apparente
serenità nasconde una violenza latente e gravi questioni interne e la guerra,
quindi, non fa altro che accelerare un processo già in atto.
Di tutta la letteratura inglese del Ventesimo secolo, la poesia di
guerra sembra, sotto molti punti di vista, una “parentesi” all’interno del
panorama letterario. La war poetry è il prodotto di un determinato periodo
storico, sociale e culturale venutosi a formare nella Prima guerra mondiale.
Tra i migliori poeti della Grande Guerra troviamo Rupert Brooke, Wilfred
Owen e Siegfried Sassoon. Il fatto che molti poeti siano ufficiali – ma non
alti ufficiali – permette loro di essere in contatto, a livello socio-culturale,
con i ranghi elevati dell’esercito e, fisicamente, con i soldati semplici. In
questo modo hanno una visione più ampia della realtà in trincea.

Keywords

war poets; Grande Guerra; Rupert Brooke; Wilfred Owen; Siegfrid Sassoon

Hrčak ID:

246709

URI

https://hrcak.srce.hr/246709

Publication date:

24.11.2020.

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