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Review article

https://doi.org/10.32728/studpol/2020.09.01.07

EMIGRAZIONE ARTIGIANA STAGIONALE DALLE MONTAGNE DEL BELLUNESE AI PAESI DELL’EUROPA CENTRO-ORIENTALE TRA FINE OTTOCENTO E INIZI NOVECENTO

Laura Campanale ; ITT Mazzotti – Treviso


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page 143-173

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Abstract

Il presente contributo tratta dei flussi migratori stagionali che
tra fine Ottocento e inizi Novecento si diressero dalla montagna veneta
verso i territori dell’Europa centro-orientale. Soprattutto il Bellunese
fu interessato a partire dalla metà dell’Ottocento da una considerevole
migrazione stagionale verso l’Europa centro-orientale, che, in inverno,
trovò impiego nella ristrutturazione stradale e ferroviaria o nei lavori
connessi al taglio delle piante. Nei mesi estivi se ne aggiunse, tuttavia,
un’altra di venditori ambulanti di dolciumi, a cui subentrò in seguito la
vendita del gelato. Tracce di entrambi i flussi si rinvengono nei racconti
orali del mio campione che riferisce di una forma singolare e tuttora attiva
di emigrazione stagionale. Praticata dal lontano 1880 da intere vallate
dell’Alto Veneto, essa si rivolse inizialmente a Vienna e ai territori limitrofi
dell’Impero asburgico e, subito dopo la II guerra mondiale, soprattutto alla
Germania. Il materiale qui proposto, desunto dalla mia tesi di dottorato
dal titolo I gelatieri veneti in Germania. Un’indagine sociolinguistica,
pubblicata nel 2006 dalla Peter Lang di Francoforte sul Meno, si fonda su un’indagine quantitativa e qualitativa. Grazie alle testimonianze autentiche
sarà, pertanto, possibile intraprendere un “viaggio” nella memoria di
intere vallate montane, “consacrate” da secoli, all’emigrazione stagionale
artigianale.

Keywords

Veneto; Europa centro-orientale; emigrazione stagionale; professioni storiche; memoria orale

Hrčak ID:

246778

URI

https://hrcak.srce.hr/246778

Publication date:

24.11.2020.

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