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Ilfuturo dell'Europa allo specchio del suo passato

Stjepan Krasić ; Largo Angelicum, Pontifical University of Saint Thomas Aquinas in Rome


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page 405-417

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Abstract

L'autore esamina la storia europea dai suoi primordi fino ai
nostri tempi in cui si crea una nuova comunita dei popoli con il nome
di Unione Europea per prospettare quale potrebbe e, secondo lui, dovrebbe essere il suo futuro. A tale scopo egli esamina la nascita non
solo del nome ma soprattutto della coscienza di appartenere ad un
continente, diverso da altri continenti, in modo particolare dall'Asia,
con una propria identita culturale, politica e spirituale. Quello che -
secondo l'autore - sin dall'inizio determino la coscienza europea fu
"lo spirito di liberta" degli antichi Greci che sopra di loro non
riconoscevano alcun padrone tranne la legge davanti alla quale tutti
erano uguali (per cui si chiamavano "cittadini", non "sudditti") in
contrapposizione alla Persia di allora e al "despotismo asiatico". Tale
spirtito di liberta ed uguaglianza sopravvisse a tutti i cataclismi
storici, a partire dalla caduta deH'antica Grecia, deH'antico Impero
romano e quello di Carlo Magno, regimi totalitari e dittatture
dell'epoca moderna.
Con la caduta del Muro di Berlino si sono aperti nuovi orizzonti
di liberta e prosperita per tutti i popoli del continente europeo che
finora erano divisi da pregiudizi, ostilita e differenze politiche,
economiche ed ideologiche, e che oggi vedono il loro futuro
nell'Unione Europea. Sara l'Unione Europea capace di accoglierli
sotto lo stesso "tetto" della "časa comune" rispettando le loro legittime
differenze di costumi, di cultura, mentalita e tutto quello che
rappresenta la loro identita nazionale, oppure questo processo andra
in un'altra direzione, cioč della globalizzazione e della cancellazione
di queste ed altre differenze? Quale futuro sara per l'Europa stessa:
diventera essa uno "superstato" ed una "supernazione" dominata dai
piu grandi e piu forti, oppure ci sara posto anche per quelli
numericamente piccoli e materialmente piu poveri, ma culturalmente
e spiritualmente ricchi popoli che anche finora - come una volta fece
l'antica Grecia - davano un validissimo contributo politico e culturale
al continente europeo? La nuova Europa sara soltanto una comunita
economica, oppure la comunita portatrice anche di altri valori,
soprattutto quelli culturali, spirituali e cristiani?
In questo contesto l'autore analizza in modo particolare la
posizione del popolo croato che da piu di tredici secoli fa parte
dell'Europa non soltanto in senso geografico, ma soprattutto in quello
politico, culturale e spirituale.

Keywords

Hrčak ID:

39067

URI

https://hrcak.srce.hr/39067

Publication date:

21.12.2000.

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