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Architettura e città nella Dalmazia italiana (1922-1943). Il Palazzo di Diocleziano di Spalato: dai problemi sull'ambientamento dei nuovi monumenti Celebrativi (1929) alle previsioni dell'accademia d'Italia (1941 - 1943)

Ferruccio Canali ; Università di Firenze


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str. 95-140

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L'importanza attribuita al palazzo di Diocleziano da parte della Cultura
internazionale pose l 'Amministrazione comunale di Spalato di fronte ad una serie di problemi
relativi al posizionamento nel Peristi/io della statua di "Gregorio di Nona" gratuitamente
realizzata dallo scultore Ivan Mestrovié. Sul giornale spalatino «Nova Doba» la polemica
infuriò per settimane nel 1929 da parte di Conservatori (tra i quali don Frane Bulic) e
Innovatori, aprendo un interessante e paradigmatico dibattito sul rapporto tra Antico e Nuovo
negli ambienti storici. La polemica non mancò di ammantarsi anche di motivi nazionalistici,
che, rimasti sullo sfondo, finirono per rinfocolare gli animi e portare, infine, a quella collocazione.
Immediatemente dopo l'annessione della Dalmazia da parte dell'Italia, ne/1941, la valorizzazione
del complesso del palazzo di Diocleziano secondo le più aggiornate istanze culturali ritornò a porsi
come una priorità, ancora una volta sulla base di precise direttive politiche, questa volta legate alla
celebrazione della Romanità: Gustavo Giovannoni e Ugo Ojetti, scontrandosi con Marcello
Piacentini, furono incaricati di quella valorizzazione, riassunta in una serie di progetti coordinati
dall'Accademia d'Italia e poi trasmessi alle Autorità locali.

Ključne riječi

storia dell'arte; architettura; Spalato; Palazzo Diocleziano

Hrčak ID:

135822

URI

https://hrcak.srce.hr/135822

Datum izdavanja:

5.3.2009.

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