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L’ “Associazione calcio femminile” di Milano (1948). Profughe (e triestine) che rincorrono un pallone

Marco Giani ; Milano


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str. 258-287

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Sažetak

Nell’estate del 1948 un gruppo di triestini e di esuli istriano-fiumano-dalmati
fondarono a Milano l’”Associazione Calcio Femminile”, una società sportiva che
avrebbe finalmente riportato in auge questa disciplina, 15 anni dopo il coraggioso
ma sfortunato tentativo del Gruppo Femminile Calcistico (1933).
Dopo una contestualizzazione storica utile a capire il grado di strumentalizzazione
politica (compresa la causa di Trieste italiana) dello sport nell’Italia della
Ricostruzione, e in particolare di quello femminile, si analizzeranno i documenti
oggi conservati presso l’Archivio di Stato di Milano. Grazie agli articoli dello Statuto
Provvisorio si tenteranno di comprendere gli scopi del sodalizio, teoricamente
a-politici, ma di fatto solidali con la causa dei profughi giuliani. La successiva
ricerca sulle biografie degli uomini e delle ragazze calciatrici dell’ACF fornirà un
interessante spaccato sociale sulla comunità degli esuli in quel momento sistemati
nei campi di Milano, come quello di via Tibaldi, lo stesso ambiente da cui erano state
prese le calciatrici che nel 1949 verranno sfruttate per una partita dimostrativa di
calcio femminile a Bolzano (ma il fenomeno andrà avanti negli anni successivi, nel
Meridione d’Italia).

Ključne riječi

Storia dello sport, storia delle donne, studi di genere, esodo giuliano dalmata, calcio femminile

Hrčak ID:

322361

URI

https://hrcak.srce.hr/322361

Datum izdavanja:

13.11.2024.

Podaci na drugim jezicima: hrvatski

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