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Dalla bonifica idraulica alla colonizzazione forzata. Il piano di bonifica integrale per l'Istria.

Stefano Felcher ; Tavagnacco


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str. 57-94

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Con l'introduzione della nuova legislazione italiana prima, ed in seguito grazie
all'emanazione delle nuove leggi riguardanti la bonifica integrale, in !stria venne avviata la
costruzione di tre consorzi di bonifica, con il compito di provvedere al risanamento idraulico,
igienico-sanitario e sociale del territorio stesso. Furono, così, delimitati e classificati i comprensori
di tre nuovi enti consortili, ma verso la fine degli anni Venti, si optò che l'attribuzione di
tale compito venisse affidata ad un unico soggetto istituzionale. Con decreto ministeriale del
marzo de/ 1929, il governo andava a costituire il Consorzio di II Grado per la Trasformazione
Fondiaria dell'Istria. Inizialmente alla presidenza del nuovo ente venne insediato l'allora
prefetto di Pota, Leone Leoni, sostituito nel maggio del 1931 dall'ex Prefetto di Ferro, il
Senatore Cesare Primo Mori, già esplicante, con successo sin da/ 1 929, tale funzione in un
analoga iniziativa consortile attiva in Friuli. L 'azione di riscatto venne sviluppata dal Mori con
particolare determinazione e chiarezza d'obiettivi attraverso interventi di varia natura: idraulica,
igienico-sanitaria, agro-culturale, socio-economica.

Ključne riječi

regime fascista; Istria; opere di bonifica; acquedotto istriano; Arsia

Hrčak ID:

135821

URI

https://hrcak.srce.hr/135821

Datum izdavanja:

5.3.2009.

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