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Scala medievale degli esseri: angeli e uomini, donne e animali

Snježana Husić ; Filozofski fakultet Sveučilišta u Zagrebu


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str. 37-49

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Sažetak

Commensurabilità dell’animale umano con quelli non-umani, idea che sta alla base dei bestiari medievali e dei motivi che da essi sono passati nella poesia d’amore, trova appoggio nella duplicità attribuita dal cristianesimo alla natura umana, intesa come partecipe sia dell’angelico che dell’animalesco. Certi umani appaiono però di natura più bestiale rispetto ad altri: mentre il soggetto maschile nella poesia cortese medievale viene paragonato ad animale non-umano per lo più quando innamorato, la donna vi è paragonabile sempre. Parallelismi tra la donna e l’animale sono frequenti nella letteratura misogina dello stesso periodo, il che, insieme alle incondizionate analogie tra donne e fiere nella poesia d’amore - e, al contrario, condizionate quando ad animale è paragonato il soggetto maschile - indica che la gerarchia medievale delle creature conosce anche un gradino intermedio tra l’animale umano e quelli non-umani. Questo baratro che separa gli uomini dalle bestie è abitato da donne, rappresentate come esseri che non partecipano della razionalità nella stessa misura in cui essa viene attribuita all’umanità maschile.

Ključne riječi

medioevo; cristianesimo; bestiari; poesia d’amore; letteratura misogina; confine umano/femminile/animale

Hrčak ID:

191599

URI

https://hrcak.srce.hr/191599

Datum izdavanja:

28.12.2017.

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