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Alla ricerca del “carbone bianco”: dalla realizzazione dei primi impianti idroelettrici al monopolio nell’elettrificazione della regione Nord Adriatica

Stefano Felcher ; Udine


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str. 60-117

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Sažetak

Tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento si assistette nell’area del Nord
Adriatico alla formazione e all’affermazione dei grandi gruppi elettrici che si gettarono
all’incetta delle risorse idriche presenti nelle aree periferiche montane. Nel
quadro di questa generale trasformazione monopolistica della produzione idroelettrica
spicca la costituzione nelle province del Triveneto del tempo quello della
Società Adriatica di Elettricità (Sade). A seguito degli sconvolgimenti geopolitico
finanziari generatisi a causa della fine del Primo conflitto mondiale il gruppo della
Sade, trasformatosi in una “holding” elettro-finanziaria, riuscì ad aggiudicarsi, mediante
una serie di operazioni economiche e una più ampia strategia di integrazione
tra produzione e distribuzione dell’energia elettrica, il controllo economico sull’intera
area nord orientale del Paese. Nel fare ciò, il gruppo veneziano mise a tacere
ogni qualsivoglia istanza autonomistica promossa sia dai diversi gruppi d’interesse
locale che da parte dalla vecchia “élite” imprenditoriale asburgica.

Ključne riječi

Novecento, confine nordorientale italiano, industria idroelettrica, monopolio privato

Hrčak ID:

309182

URI

https://hrcak.srce.hr/309182

Datum izdavanja:

25.10.2023.

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